La medicina preventiva del Dr. Shirota
Le scarse condizioni igienico-sanitarie e la malnutrizione diffusa nella popolazione nipponica, in conseguenza del periodo post-bellico, spinsero il giovane Minoru Shirota ad intraprendere gli studi di medicina presso l’Università di Kyoto. Egli era infatti convinto che la professione medica non dovesse limitarsi esclusivamente alla cura dei pazienti, ma allo studio approfondito delle malattie per promuovere un’efficace opera di prevenzione. Nel 1930 Shirota riuscì ad isolare un fermento talmente resistente da sopravvivere alla barriera gastrica e giungere nell’intestino in una quantità sufficiente per ottenere una temporanea colonizzazione e agire come un probiotico[1]: il ceppo Lacticaseibacillus paracasei Shirota (LcS) come venne in seguito denominato in suo onore.